I Quattro Mori c’erano, ci sono e ci saranno

Posted on February 26, 2013

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PSDAZ-4-moros-URN-SardinnyaDa quasi cento anni con alterne fortune combattiamo contro i partiti italiani e contro le regole liberticide che regolano le elezioni del Parlamento. Norme scritte da tempo e non modificate dai partiti italiani ma che penalizzano i sardi, privandoli del diritto alla rappresentanza. Così è stato anche questa volta e nelle elezioni che si sono appena concluse, il Psd’Az si è confrontato in una lotta impari con gli schieramenti italiani di centrodestra e centrosinistra. I risultati scaturiti dalle urne sono un segno di resistenza e di non rassegnazione. Per noi significano mettere il primo mattone di una nuova stagione politica che dovrà vedere il Psd’Az diventare il partito di tutti quei sardi di buona volontà che mettono i sardi e la Sardegna al primo posto nel loro agire politico. Per questo giudico oltremodo positiva la collaborazione politica e elettorale con gli amici del movimento Quinto Moro, perché rappresenta la prima di una serie di intese che verranno in vista delle prossime elezioni regionali. Sono quelle le nostre parlamentari ed è quello l’appuntamento che prepariamo con impegno e passione per far crescere il tasso di sardità e sardismo nella nostra Regione. A questo proposito, confermo quanto già dichiarato in occasione dell’ultimo congresso nazionale del Psd’Az, e cioè che non sono disponibile ad un’altra candidatura in Consiglio regionale, ma con la medesima fermezza ribadisco il mio impegno personale e politico per proseguire nel progetto di apertura del partito alle forze migliori della società sarda. E’ ciò che abbiamo incominciato a fare nella composizione delle liste di Camera e Senato e anche per questo mi sento di ringraziare quanti hanno accettato di mettere la loro faccia e il loro nome sotto il simbolo dei Quattro Mori e quanti ci hanno accordato la loro fiducia dandoci il voto in una campagna elettorale che non ci offriva opportunità di elezione. A quanti invece sono rimasti a guardare la tv e a pontificare su Bersani,Berlusconi e Monti, o che hanno preferito tratteggiare scenari improbabili dalla poltrona di casa per mettersi al riparo dallo tzunami di Grillo, ricordo che essere sardisti significa votare il Partito dei sardisti che dal 1921 è il Psd’Az dei Quattro Mori e ha per moto Fortza Paris. Vuol dire: forza insieme. Non altro. E chi lo pratica non ammette defezioni non fosse altro per rendere onore alla nostra bandiera che, ricordo, è quadrata perché è un vessillo di guerra. E in guerra per difendere i sardi ci siamo stati quasi un secolo fa, c’eravamo domenica e lunedì scorso, ci siamo oggi e ci saremo anche domani.

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